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La ricerca quantitativa: cosa è e a cosa serve

Metodi e tecniche della ricerca quantitativa

La ricerca quantitativa è una metodologia di ricerca basata esclusivamente su dati statistici attraverso i quali si raccolgono risultati oggettivi. Principalmente la ricerca quantitativa proviene dal campo di ricerca sociale empirica e prevede la raccolta di dati numerici. Successivamente, questi dati saranno poi analizzati ed elaborati statisticamente per testare ipotesi o creare nuovi argomenti.

La strategia che adotta l’analisi quantitativa è una ricerca che si dedica alla rappresentazione del mercato come: quote di mercato, previsione della domanda, oppure si dedica all’intensità di un fenomeno, ad esempio al livello di soddisfazione del cliente o della propensione all’acquisto di un nuovo prodotto.

Inoltre l’analisi quantitativa utilizza un campione rappresentativo. I dati che emergeranno da questo campione possono essere proiettati sull’intero mercato, oppure solo sul segmento indagato.

Ma come agisce la ricerca quantitativa?

Questa tipologia di ricerca agisce effettuando interviste oppure tramite una raccolta non indifferente di dati. I metodi di indagine di una ricerca quantitativa più comuni sono tramite la somministrazione di un questionario. Gli intervistati, che saranno sottoposti ad un questionario, possono essere contattati via telefono, via web o in maniera diretta, ovvero faccia a faccia.

Le interviste a campione possono essere effettuate tramite varie piattaforme in base alla natura della ricerca che si andrà ad affrontare e alle risorse che si avranno a disposizione. Fanno parte delle ricerche quantitative i seguenti metodi di indagine: sondaggio standardizzato, cioè utilizzando domande chiuse e a scelta multipla tramite l’uso del web oppure face-to-face; osservazione standardizzata, o meglio osservando l’oggetto d’indagine per descrivere i modelli comportamentali: esperimenti e prove, dove il ricercatore analizzando i dati ed effettuando prove ha la possibilità di controllare le variabili coinvolte, gia state stabilite in precedenza.

Quando scegliere l'analisi quantitativa?

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In particolar modo si sceglie l’analisi quantitativa quando ad esempio, c’è la necessità di scoprire quali prodotti/servizi nuovi lanciare sul mercato, oppure quando bisogna analizzare i competitors, o descrivere il comportamento di un gruppo di consumatori per una migliore segmentazione della domanda, analizzare i potenziali consumatori futuri, ed infine quantificare il valore percepito dai consumatori di uno specifico prodotto o servizio per stabilire qualità/prezzo.

Il metodo quantitativo è standardizzato e finalizzato a testare ipotesi già stabilite in precedenza.

A differenza dell’analisi qualitativa, l’analisi quantitativa non lascia spazio alle opinioni o alle risposte libere degli intervistati.

Come già anticipato, la ricerca quantitativa si basa su un campione di ricerca o un segmento di campione molto ampio. La scelta di un segmento piuttosto che un altro è data da un’accurata valutazione di vantaggi e di svantaggi dei singoli approcci a seconda dello scopo da raggiungere.

Tipologie di metodologie quantitative e linee guida

Le due principali metodologie quantitative si distinguono in due:

Le linee guida da seguire per un’analisi quantitativa sono tre, e devono essere svolte in successione.

Il primo passo per un’attenta analisi quantitativa è la pianificazione. Questo step serve a definire l’oggetto della ricerca. Per capire al meglio l’oggetto da analizzare è necessario individuare il problema oppure la domanda a cui si vuole dare risposta e successivamente porsi degli obbiettivi che si raggiungeranno grazie alla raccolta di informazioni che gli intervistati ricercheranno sui canali di comunicazione che preferiscono o di cui hanno più conoscenza.

La progettazione dello studio da effettuare e dei metodi che si andranno ad applicare al caso di studio. Considerando le ipotesi iniziali si progetterà la metodologia migliore che si applicherà sugli intervistati.

Infine, bisogna stabilire la definizione del target. A seconda del caso di studio, il grado di soddisfazione dell'azienda è direttamente proporzionale al target che si è precedentemente scelto. In questa scelta incidono fattori come il sesso, la fascia d’età, l’ambito professionale e gli interessi.

Il secondo step dell’analisi qualitativa è l’applicazione. In base al metodo di ricerca scelto, si creano gli strumenti per l’attuazione pratica dell’analisi, in tal modo si raccolgono i dati quantitativi. Si passa “dalla teoria alla pratica” dove si creano dei veri e propri sondaggi che saranno successivamente posti agli intervistati. Prima di porre i questionari agli intervistati però è necessario sottoporli, o meglio dire testarli, per assicurarsi che il metodo quantitativo scelto sia il più appropriato e non ci siamo stati errori. Una volta che gli intervistati avranno ricevuto ed effettuato il loro personale sondaggio verranno raccolti i dati.

Parliamo così del terzo step dell’analisi quantitativa: la valutazione e il monotoring. Valutando le risposte ottenute si trasformano le risposte in dati propriamente statistici così da analizzarli tramite il metodo quantitativo. Una volta analizzati i dati è possibile rispondere ai quesiti che erano stati posti all’inizio della ricerca e formulare le risposte in termini di business. Quando si effettua una ricerca di mercato in base al metodo quantitativo è necessario ripetere queste operazioni a distanza di tempo affinché i dati risultino sempre rilevanti e che la ricerca quantitativa abbia ottenuto i risultati sperati.I vantaggi che offre l’analisi quantitativa sono l’affidabilità, l’oggettività, la possibilità di elaborare in modo abbastanza semplice e veloce i dati, oltre che un investimenti di costi e tempo relativamente contenuti rispetto ad un’analisi qualitativa.

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